Ieri sono andato a vedere “A single man” di Tom Ford. Uno spot di un’ora e trenta inframmezzato da una storia algida e banale. Capisco che sarà dura fin dall’inizio quando nella scena iniziale vedo Colin Firth (attore che non disprezzo) camminare sulla neve in modo forzatamente felpato. Le parti più interessanti sono proprio quelle pubblicitarie. Quando il protagonista è sugli scogli con l’amante in canottiera: tutto virato in grigio, citazione chiaramente Calvin Klein. E quando sempre il protagonista approccia il marchettaro spagnolo su uno sfondo rosso Marlboro Country. Sopra la media i costumi (e ci mancherebbe, Tom) e il casting maschile (l’attore più brutto è comunque all’altezza di KTTB e sfoggia un sixpack perfetto). Sotto la media invece dialoghi e sceneggiatura. Ma soprattutto un finale assurdo. Colin ce la mena tutto il tempo con la sua volontà di togliersi la vita perché il suo compagno è morto in un incidente stradale ma poi, dopo che il destino gli ha fatto incontrare tre o quattro modelloni da passarella in un giorno solo, cambia idea. Rinuncia al suicidio. Però muore d’infarto la sera stessa.