Quando perdi una gara, l’emozione dominante è sempre la frustrazione.
Come nelle storie d’amore, quando uno rifiuta l’altro, la reazione spontanea è quella di non accettare la realtà e trovare giustificazioni del tipo: “quel cliente non mi ha capito, mi ha giudicato male, non mi merita!”
È quello che è successo due anni fa con Penny Market Italia quando, dopo essere finiti nella shortlist ristretta per l’assegnazione dei canali social media, alla fine non siamo stati scelti.
A gennaio di quest’anno ci hanno chiamato per la nuova gara.
Potevamo avere un approccio risentito, invece siamo stai bravi ad affrontare la nuova prova con umiltà, chiedendoci dove potessimo migliorare rispetto alla volta precedente. Questa volta abbiamo vinto e non ho nessun problema a dichiarare che è una delle vittorie più belle di sempre, perché ripetersi non è mai semplice ma fare meglio la seconda volta è ancora più difficile.
E volevo ringraziare Valerio, Laura, Michele, Andrea, Marika, Niche, Fabrizia, Laura e Yilmas, cioè tutto il team che ci ha lavorato, e volevo dirgli che sono orgoglioso del loro lavoro, ma soprattutto della loro determinazione e dell’umiltà grazie alla quale accettano di migliorarsi continuamente.
E volevo dir loro di non prendersela per le gare che quest’anno abbiamo perso per un soffio, sempre in shortlist, come BMW, Omino Bianco o MPS.
Perché se continueremo a lavorare in questo modo, con questa determinazione e questa umiltà, le vinceremo fra un paio d’anni. Ma un paio d’anni al massimo, eh!
Quando perdi una gara, l’emozione dominante è sempre la frustrazione.
Come nelle storie d’amore, quando uno rifiuta l’altro, la reazione spontanea è quella di non accettare la realtà e trovare giustificazioni del tipo: “quel cliente non mi ha capito, mi ha giudicato male, non mi merita!”
È quello che è successo due anni fa con Penny Market Italia quando, dopo essere finiti nella shortlist ristretta per l’assegnazione dei canali social media, alla fine non siamo stati scelti.
A gennaio di quest’anno ci hanno chiamato per la nuova gara.
Potevamo avere un approccio risentito, invece siamo stai bravi ad affrontare la nuova prova con umiltà, chiedendoci dove potessimo migliorare rispetto alla volta precedente. Questa volta abbiamo vinto e non ho nessun problema a dichiarare che è una delle vittorie più belle di sempre, perché ripetersi non è mai semplice ma fare meglio la seconda volta è ancora più difficile.
E volevo ringraziare Valerio, Laura, Michele, Andrea, Marika, Niche, Fabrizia, Laura e Yilmas, cioè tutto il team che ci ha lavorato, e volevo dirgli che sono orgoglioso del loro lavoro, ma soprattutto della loro determinazione e dell’umiltà grazie alla quale accettano di migliorarsi continuamente.
E volevo dir loro di non prendersela per le gare che quest’anno abbiamo perso per un soffio, sempre in shortlist, come BMW, Omino Bianco o MPS.
Perché se continueremo a lavorare in questo modo, con questa determinazione e questa umiltà, le vinceremo fra un paio d’anni. Ma un paio d’anni al massimo, eh!