Da un po’ di tempo a questa parte sono talmente incasinato sul lavoro che non ho più tempo di scrivere cazzate, e quindi non riesco nemmeno ad aggiornare il blog.
Sono talmente preso dagli impegni che non sto nemmeno realizzando che sta arrivando il Natale, e quindi quando il 25 mi fermerò subirò un trauma: mi ritroverò circondato da persone che non vedo da mesi, i miei parenti, e mi chiederò come questo sia potuto accadere.
Avrei potuto scrivere un post natalizio, ma francamente non ne ho voglio. Così, da persona spregevole quale sono, mi limito a ricopiare il post che gli hacker di KTTB hanno pubblicato sul suo blog. E’ una letterina a Babbo Natale che mi piace assai.
LETTERINA A BUONO A NULLA (AKA BABBO NATALE)
Caro Buono a Nulla,
non so dirti se quest’anno io sia stato buono o cattivo, ma non vedo come questo ti possa interessare. Chi sei tu per giudicarmi?
Quello che sono diventato lo accetto: sono il risultato delle mie scelte e delle mie azioni. Nel bene e nel male. Se pensi di cambiarmi con l’infantile prospettiva di un banale regalino ti sbagli di grosso. Non sono più un bimbo ingenuo. Sono un uomo fatto, uno di quelli che i pagliacci ipocriti come te li prende a calci in culo tutti i giorni.
Ad ogni modo voglio darti un’ultima possibilità.
Non ti prometto niente, ma se segui questa lettera alla lettera è possibile che non ti capiti niente di brutto.
Voglio che tutti i testimonial siano deturpati dall’acne, così che non possano più essere utilizzati in pubblicità.
Voglio che vengano modificati i connotati ai clienti che chiedono modifiche stupide. Voglio che falliscano le aziende dei manager che indicono gare senza rimborsi.
Voglio che quest’anno i CEO delle agenzie non ricevano i bonus, così che possano capire cosa significa essere sottopagati.
Voglio che i creativi che fanno campagne finte vengano pagati con soldi falsi.
Ma soprattutto voglio che i creativi la smettano di lamentarsi e di piangersi addosso.
Voglio che capiscano che l’autocommiserazione è una cosa patetica e inutile.
Voglio che tirino fuori gli attributi e imparino a dire di no: no che questi cambiamenti non te li faccio, servono solo a placare la tua ansia; no che questo sconto non te lo faccio, il mio lavoro ha un valore; no che non accetto uno stipendio da fame, perché dovrei arricchire te, il tuo network e qualche algido proprietario di stock options?
E poi voglio anche qualcosa che migliori l’umanità.
Voglio che le persone belle si abbruttiscano (specialmente mr white).
Voglio che le persone magre ingrassino (specialmente mr white).
Voglio che le persone alte si ingobbiscano (specialmente Massimo Guastini).
Voglio che le persone intelligenti si rincoglioniscano (tutte tranne una), tanto l’intelligenza di questi tempi serve a poco.
Voglio infine che l’ipocrisia si estingua dal genere umano.
Voglio poter guardare negli occhi qualcuno e credere davvero a quello che dice.
Voglio smettere di avere sempre ragione quando penso male della gente.
Voglio essere deluso dalle persone che disprezzo, non da quelle a cui voglio bene.
Voglio che chi si esprime attraverso cliché perda la voce.
Voglio che chi parla solo di se stesso si renda conto di quanto è noiosa la sua vita.
E voglio che le persone la smettano di credere che io sia loro amico perché condiviamo gli stessi social network.
No, amici, noi non siamo amici.
Non lo siamo mai stati. Probabilmente non lo saremo mai.
E tu, caro Buono a Nulla, non fai eccezione, per cui vedi di assecondare i miei desideri.
caro mio,
stavolta, e non perché hai citato i CEO (a proposito, fottiti), dissento.
Ma non il senso, con il quale sono pienamente allineato, ma per quella brutta cosa della deturpazione dall’acne che, nonostante il mio profondo cinismo, mi ha un po’ disturbato.
Se togli quella frase lo retweetto, altrimenti, as usual, FY.
Da un po’ di tempo a questa parte sono talmente incasinato sul lavoro che non ho più tempo di scrivere cazzate, e quindi non riesco nemmeno ad aggiornare il blog.
Sono talmente preso dagli impegni che non sto nemmeno realizzando che sta arrivando il Natale, e quindi quando il 25 mi fermerò subirò un trauma: mi ritroverò circondato da persone che non vedo da mesi, i miei parenti, e mi chiederò come questo sia potuto accadere.
Avrei potuto scrivere un post natalizio, ma francamente non ne ho voglio. Così, da persona spregevole quale sono, mi limito a ricopiare il post che gli hacker di KTTB hanno pubblicato sul suo blog. E’ una letterina a Babbo Natale che mi piace assai.
LETTERINA A BUONO A NULLA (AKA BABBO NATALE)
Caro Buono a Nulla,
non so dirti se quest’anno io sia stato buono o cattivo, ma non vedo come questo ti possa interessare. Chi sei tu per giudicarmi?
Quello che sono diventato lo accetto: sono il risultato delle mie scelte e delle mie azioni. Nel bene e nel male. Se pensi di cambiarmi con l’infantile prospettiva di un banale regalino ti sbagli di grosso. Non sono più un bimbo ingenuo. Sono un uomo fatto, uno di quelli che i pagliacci ipocriti come te li prende a calci in culo tutti i giorni.
Ad ogni modo voglio darti un’ultima possibilità.
Non ti prometto niente, ma se segui questa lettera alla lettera è possibile che non ti capiti niente di brutto.
Voglio che tutti i testimonial siano deturpati dall’acne, così che non possano più essere utilizzati in pubblicità.
Voglio che vengano modificati i connotati ai clienti che chiedono modifiche stupide. Voglio che falliscano le aziende dei manager che indicono gare senza rimborsi.
Voglio che quest’anno i CEO delle agenzie non ricevano i bonus, così che possano capire cosa significa essere sottopagati.
Voglio che i creativi che fanno campagne finte vengano pagati con soldi falsi.
Ma soprattutto voglio che i creativi la smettano di lamentarsi e di piangersi addosso.
Voglio che capiscano che l’autocommiserazione è una cosa patetica e inutile.
Voglio che tirino fuori gli attributi e imparino a dire di no: no che questi cambiamenti non te li faccio, servono solo a placare la tua ansia; no che questo sconto non te lo faccio, il mio lavoro ha un valore; no che non accetto uno stipendio da fame, perché dovrei arricchire te, il tuo network e qualche algido proprietario di stock options?
E poi voglio anche qualcosa che migliori l’umanità.
Voglio che le persone belle si abbruttiscano (specialmente mr white).
Voglio che le persone magre ingrassino (specialmente mr white).
Voglio che le persone alte si ingobbiscano (specialmente Massimo Guastini).
Voglio che le persone intelligenti si rincoglioniscano (tutte tranne una), tanto l’intelligenza di questi tempi serve a poco.
Voglio infine che l’ipocrisia si estingua dal genere umano.
Voglio poter guardare negli occhi qualcuno e credere davvero a quello che dice.
Voglio smettere di avere sempre ragione quando penso male della gente.
Voglio essere deluso dalle persone che disprezzo, non da quelle a cui voglio bene.
Voglio che chi si esprime attraverso cliché perda la voce.
Voglio che chi parla solo di se stesso si renda conto di quanto è noiosa la sua vita.
E voglio che le persone la smettano di credere che io sia loro amico perché condiviamo gli stessi social network.
No, amici, noi non siamo amici.
Non lo siamo mai stati. Probabilmente non lo saremo mai.
E tu, caro Buono a Nulla, non fai eccezione, per cui vedi di assecondare i miei desideri.
Ti conviene, amico.
Cattivo Natale da KTTB.
Comments (3)
[…] This post was mentioned on Twitter by mizio ratti. mizio ratti said: Auguri? http://fb.me/QfXKto8c […]
caro mio,
stavolta, e non perché hai citato i CEO (a proposito, fottiti), dissento.
Ma non il senso, con il quale sono pienamente allineato, ma per quella brutta cosa della deturpazione dall’acne che, nonostante il mio profondo cinismo, mi ha un po’ disturbato.
Se togli quella frase lo retweetto, altrimenti, as usual, FY.
Buon Natale Mizio.