L’avvocato, il virale e la gelateria.

Negli anni ’90 il sogno di ogni persona frustrata dal lavoro era quello di aprire un agriturismo. Sparsi sulle colline dell’Umbria e della Toscana ci sono infatti più ex pubblicitari che funghi (Oliviero Toscani compreso). Ma oggi il sogno è cambiato. Negli ultimi quattro o cinque anni almeno una decina di colleghi, o comunque persone legate in qualche modo all’ambiente, hanno iniziato a parlare di GELATERIA. Valuto il cambiamento come un approccio più pragmatico al desiderio: altro che contatto con la natura, vita sana e fine dello stress, oggi si pensa soprattutto al business! Ma da tutti mi sarei aspettato quest’aspirazione tranne che dall’avvocato dell’agenzia.

Quando l’avvocato ti chiama bisogna sempre toccarsi le palle. Non sono mai buone notizie. Bene che vada devi pagargli la parcella per l’ora passata al telefono ad ascoltare termini e concetti che non comprenderai mai. E così immaginate il mio stato d’animo quando lui non ha voluto anticipare l’oggetto della chiamata e ha insistito per vedermi. E ieri è arrivato il fatidico giorno. La tensione si è sciolta solo dopo una mezz’ora: il tempo che lui impiega mediamente in convenevoli e introduzioni per arrivare al succo del discorso (d’altronde gli avvocati sono abituati così: devono pur trovare un modo per ingrassare le parcelle). Ma quando è arrivato al dunque pensavo a un ulteriore escamotage: un trucco per distrarmi e colpirmi di sorpresa con il vero motivo dell’incontro. Perché il binomio AVVOCATO e GELATERIA, sarete d’accordo con me, cozza un po’ come i gusti fragola e pistacchio. E così dopo un minuto di straniamento, ha cominciato a invadermi un sentimento di tenerezza. Ho pensato: “guarda te, anche una persona che fa una professione spregevole come quella dell’avvocato ha dei sogni!” Dopodiché la tenerezza si è trasformata in compassione quando ho capito che era venuto da me perché voleva lanciare la sua attività con una campagna virale. L’ho ascoltato finché la mia vena di bontà non è sfumata (non ho riserve illimitate), infine ho smontato i suoi sogni con il mio sottile sarcasmo. Nonostante tutto ciò, quello che mi è rimasto dell’incontro di ieri (oltre che la noia che cercherò di smaltire nel week end) è l’impressione che TUTTE le persone hanno dei sogni. Io pensavo che questa attitudine appartenesse solo a noi creativi. Ma non è così. Se pure il mio avvocato ha un sogno, significa che sognano proprio tutti: anche gli account con i quali ci relazioniamo e i cinici direttori marketing che uccidono le nostre campagne. E, forse, se riuscissimo a far trasparire loro questo nostro aspetto emotivo, se riuscissimo a fargli comprendere quanto è importante per noi realizzare qualcosa di bello. Quanto il lavoro fatto con passione possa conquistare i cuori delle persone comuni. Forse, e dico forse, potremmo ricominciare a fare breccia nei loro aridi cuori. O, almeno, potremmo seminare dentro loro il germoglio di qualche sogno malato: una gelateria ad Aosta o un chiringuito a Nettuno.

Comments (7)

  1. Roberto Ramaglia

    Ho inserito un nuovo sistema di commenti. come va? 😎

  2. Roberto Albano

    Be’, mi sembra molto più veloce!

  3. Anonymous

    ciao

  4. Anonymous

    solo una cosa, i gusti fragola e pistacchio sono buonissimi insieme.
    ty per l’idea del chiringuito a nettuno.

  5. Mizio Blog

    Sai bene che l’idea del chiringuito a Nettuno è dedicata a te 😉

  6. Anonymous

    gli avvocati leggono i blog. Buongiorno Maurizio

  7. Anonymous

    mizio, sono misswallas non il tuo avvocato! però lo scherzo mi faceva ridere :D:D

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