Nel dicembre dell’anno scorso sono entrato nella sala riunioni di LatteMilano e ho detto: “Non parteciperemo a questa gara per 3 motivi. Primo: non crediamo nel vostro progetto. Secondo: non abbiamo fiducia nel vostro nuovo direttore marketing. Terzo: non crediamo nella trasparenza di questa consultazione”.
LatteMilano era nostro cliente. Lo avevamo vinto in un pitch creativo due anni prima e avevamo lavorato bene per loro. Poi è arrivato un nuovo direttore marketing e come sempre ha rimesso tutto in indiscussione. Ma questo purtroppo è un classico, ci passano tutte le agenzie. Aggiungo solo che abbiamo a rinunciato una gara in cui, oltre a noi, era presente solo un’altra struttura, quindi avevamo in teoria almeno il 50% delle possibilità di vincerla (ma in pratica erano molte molte meno).
Comunque.
Il motivo per cui abbiamo rinunciato alla gara si chiama ETICA PROFESSIONALE.
Oltre al fatto che eravamo sicuri di perderla, non abbiamo giudicato morale il progetto che ci avevano sottoposto: l’idea di marketing era di sfruttare come testimonial Umberto Veronesi e, di conseguenza, l’Istituto Oncologico Europeo: la scusa era quella di sfruttare la milanesità dell’ex Ministro per pubblicizzare un prodotto radicato sul territorio. Ma noi non capivamo comunque, a parte la l’assurdità del brief, cosa c’azzeccasse il latte con il cancro.
Ebbene, leggo oggi su Advexpress che LatteMilano uscirà con una campagna a sostegno della Fondazione Don Carlo Gnocchi (la causa adesso è la cardiochirurgia infantile) mentre il testimonial è Enzo Iacchetti.
Insomma, cosa è successo?
Veronesi, che evidentemente è una persona seria, ha rifiutato. E allora? Altro giro di giostra: altra causa, altro testimonial, altro buonismo da dare in pasto ai consumatori per vendere qualche prodottino in più. “Cazzo, non c’abbiamo più i malati di cancro… cosa c’è che fa pena allo stesso modo? Ma sì, i bambini malati!”
Ieri Intesa Sanpaolo con una campagna tv, oggi LatteMilano. Entrambi i marchi che fanno leva sul pietismo. E’ un po’ preoccupante questa tendenza, non trovate? La crisi ci sta forse togliendo quel residuo di etica e dignità professionale che ci erano rimasti?
Spero di no. E spero che queste cose non facciano solo schifo a me, che sono uno dei pubblicitari più cinici di tutti i tempi.
E bravo il mio Pisellone Spezzino. Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho raccontato in un mio post del 26 febbraio, ho un sogno.
E bravo il mio Pisellone Spezzino.
Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho scritto nel mio blog il 26 febbraio scorso “E’ tempo che si comincino a condividere le nostre esperienze. Ed è tempo che queste condivisioni siano pubbliche, un po’ come accade su eBay. Si chiamano feedback. Mi piacerebbe sapere che opinione hanno di un certo direttore marketing, i direttori creativi che mi hanno preceduto. Naturalmente dovremmo dare anche alla controparte il diritto di lasciarci dei feed back. Il tutto nella più assoluta trasparenza.”
E bravo il mio Pisellone Spezzino. Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho raccontato in un mio post del 26 febbraio, ho un sogno.
E bravo il mio Pisellone Spezzino.
Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho scritto nel mio blog il 26 febbraio scorso “E’ tempo che si comincino a condividere le nostre esperienze. Ed è tempo che queste condivisioni siano pubbliche, un po’ come accade su eBay. Si chiamano feedback. Mi piacerebbe sapere che opinione hanno di un certo direttore marketing, i direttori creativi che mi hanno preceduto. Naturalmente dovremmo dare anche alla controparte il diritto di lasciarci dei feed back. Il tutto nella più assoluta trasparenza.”
E bravo il mio Pisellone Spezzino.
Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho scritto nel mio blog il 26 febbraio scorso “E’ tempo che si comincino a condividere le nostre esperienze. Ed è tempo che queste condivisioni siano pubbliche, un po’ come accade su eBay. Si chiamano feedback. Mi piacerebbe sapere che opinione hanno di un certo direttore marketing, i direttori creativi che mi hanno preceduto. Naturalmente dovremmo dare anche alla controparte il diritto di lasciarci dei feed back. Il tutto nella più assoluta trasparenza.”
Nel dicembre dell’anno scorso sono entrato nella sala riunioni di LatteMilano e ho detto: “Non parteciperemo a questa gara per 3 motivi. Primo: non crediamo nel vostro progetto. Secondo: non abbiamo fiducia nel vostro nuovo direttore marketing. Terzo: non crediamo nella trasparenza di questa consultazione”.
LatteMilano era nostro cliente. Lo avevamo vinto in un pitch creativo due anni prima e avevamo lavorato bene per loro. Poi è arrivato un nuovo direttore marketing e come sempre ha rimesso tutto in indiscussione. Ma questo purtroppo è un classico, ci passano tutte le agenzie. Aggiungo solo che abbiamo a rinunciato una gara in cui, oltre a noi, era presente solo un’altra struttura, quindi avevamo in teoria almeno il 50% delle possibilità di vincerla (ma in pratica erano molte molte meno).
Comunque.
Il motivo per cui abbiamo rinunciato alla gara si chiama ETICA PROFESSIONALE.
Oltre al fatto che eravamo sicuri di perderla, non abbiamo giudicato morale il progetto che ci avevano sottoposto: l’idea di marketing era di sfruttare come testimonial Umberto Veronesi e, di conseguenza, l’Istituto Oncologico Europeo: la scusa era quella di sfruttare la milanesità dell’ex Ministro per pubblicizzare un prodotto radicato sul territorio. Ma noi non capivamo comunque, a parte la l’assurdità del brief, cosa c’azzeccasse il latte con il cancro.
Ebbene, leggo oggi su Advexpress che LatteMilano uscirà con una campagna a sostegno della Fondazione Don Carlo Gnocchi (la causa adesso è la cardiochirurgia infantile) mentre il testimonial è Enzo Iacchetti.
Insomma, cosa è successo?
Veronesi, che evidentemente è una persona seria, ha rifiutato. E allora? Altro giro di giostra: altra causa, altro testimonial, altro buonismo da dare in pasto ai consumatori per vendere qualche prodottino in più. “Cazzo, non c’abbiamo più i malati di cancro… cosa c’è che fa pena allo stesso modo? Ma sì, i bambini malati!”
Ieri Intesa Sanpaolo con una campagna tv, oggi LatteMilano. Entrambi i marchi che fanno leva sul pietismo. E’ un po’ preoccupante questa tendenza, non trovate? La crisi ci sta forse togliendo quel residuo di etica e dignità professionale che ci erano rimasti?
Spero di no. E spero che queste cose non facciano solo schifo a me, che sono uno dei pubblicitari più cinici di tutti i tempi.
Comments (13)
E bravo il mio Pisellone Spezzino. Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho raccontato in un mio post del 26 febbraio, ho un sogno.
E bravo il mio Pisellone Spezzino.
Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho scritto nel mio blog il 26 febbraio scorso
“E’ tempo che si comincino a condividere le nostre esperienze. Ed è tempo che queste condivisioni siano pubbliche, un po’ come accade su eBay. Si chiamano feedback. Mi piacerebbe sapere che opinione hanno di un certo direttore marketing, i direttori creativi che mi hanno preceduto. Naturalmente dovremmo dare anche alla controparte il diritto di lasciarci dei feed back. Il tutto nella più assoluta trasparenza.”
E bravo il mio Pisellone Spezzino. Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho raccontato in un mio post del 26 febbraio, ho un sogno.
E bravo il mio Pisellone Spezzino.
Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho scritto nel mio blog il 26 febbraio scorso
“E’ tempo che si comincino a condividere le nostre esperienze. Ed è tempo che queste condivisioni siano pubbliche, un po’ come accade su eBay. Si chiamano feedback. Mi piacerebbe sapere che opinione hanno di un certo direttore marketing, i direttori creativi che mi hanno preceduto. Naturalmente dovremmo dare anche alla controparte il diritto di lasciarci dei feed back. Il tutto nella più assoluta trasparenza.”
E bravo il mio Pisellone Spezzino.
Sai quanto approvo questo tuo post.
Come già ho scritto nel mio blog il 26 febbraio scorso
“E’ tempo che si comincino a condividere le nostre esperienze. Ed è tempo che queste condivisioni siano pubbliche, un po’ come accade su eBay. Si chiamano feedback. Mi piacerebbe sapere che opinione hanno di un certo direttore marketing, i direttori creativi che mi hanno preceduto. Naturalmente dovremmo dare anche alla controparte il diritto di lasciarci dei feed back. Il tutto nella più assoluta trasparenza.”
Quoto!
Quoto ancora, ma solo per fare una prova!
Quanto hai ragione
Il latte fa bene!!! A tutte le età!
Il latte fa bene!!! A tutte le età!
D’accordo su tutto. Tranne che sul fatto che Veronesi sia una persona seria… probabilmente il rifiuto è dovuto a una questione di cachet!
Good Post!
E bravo mizio, good words!
felice di lavorare con uno dei pubblicitari più cinici di tutti i tempi.
E’ difficile rinunciare a un cliente di questi tempi. Compliments!