Cannes Lions. The winner is…

Un altro anno che conferma la tendenza: mentre le categorie classiche (Film, Print) risultano sempre meno interessanti, quelle che fanno leva sull’innovazione si fanno largo prepotentemente.
Per la gioia di mrwhite, sia nell’Integrated sia nel Titanium hanno vinto progetti che sfruttano molto bene twitter. Livestrong è un lavoro che lui aveva raccontato in agenzia 8 mesi fa: mi scoccia ammetterlo ma ci aveva visto giusto.

Ma secondo me il vero vincitore di quest’anno è Heineken Auditorium. Almeno per quello che rappresenta. Per la prima volta l’Italia torna dalla Croisette a testa alta, e grazie a un progetto che, oltre a essere originale, è stato realizzato davvero e ha fatto numeri importanti.

La dozzina di Leoni di Auditorium (ho perso il conto) offuscano tutti i leoncelli vinti negli anni scorsi dagli italiani per stampe per parrucchieri e film per sociali sullo gnocco fritto. Per tornare a un progetto italiano che ha fatto parlare il mondo come Auditorium bisogna arrivare fino a The Sculptor.
Ho tifato per Heineken Auditorium e sono felice per il suo successo. Perché dà valore a una serie di qualità importanti per questo mestiere che molti sottostimano: l’impegno e la costanza. Ho letto da qualche parte che Bruno Bertelli lavora per Heineken da 10 anni. Sono certo che sta qui la chiave del successo di Auditorium. Quando ti guadagni la fiducia di un cliente (e non puoi farlo dopo sei mesi) puoi convincerlo anche a fare una cosa che nessuno ha mai provato prima. E puoi farlo con onestà intellettuale: dato che conosci il brand e il tuo target così bene sai che la cosa potrebbe davvero funzionare. Sono progetti come questo che migliorano la nostra reputazione come creativi. Che ci permettono di recuperare credibilità nei confronti dei clienti, i quali finora ci hanno visti come bambini immaturi che pur di salire su un palco fanno capricci su progetti capaci di interessare solo il circoletto ristretto degli addetti ai lavori.
Heineken Auditorium è un progetto che dà prestigio a tutta la categoria. Ricorda a tutti quelli là fuori che abbiamo ancora quella la “magia” che si chiama creatività e che, soprattutto, non ci limitiamo a usarla per pippe mentali o per fini esclusivamente egocentrici. Con quella “magia” riusciamo ancora a emozionare. I clienti e tutte le persone normali.
Chapeu a Bruno Bertelli, a JWT/RMG Connect e a Heineken Italia.

Comment (1)

  1. Anonymous

    Heineken Auditorium è geniale nella sua semplicità, condivido il tuo peana.

    Un abbraccio atuttabirra 🙂

    MM

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