Mizioblog Survey # 3. I pubblicitari guadagnano meno di una volta?

Una cosa che dico spesso a chi vuole iniziare: questo mestiere va visto come una piramide. La base è larga, ma in cima ci arrivano in pochi. E’ un percorso selettivo. Bisogna rispettare delle tappe di cui ho parlato tempo fa (junior in non più di due anni, senior in 5, direttori creativi a non più di 40 anni) ed essere competitivi e determinati. Chi non riesce a ripettare queste tabelle è fuori, prima o poi.

La piramide rispecchia anche gli stipendi. Chi è in cima guadagna bene, chi è in fondo guadagna male. Nessuna via di mezzo. E’ così.

Partiamo da sopra. Si dice che alcuni direttori creativi di agenzie internazionali guadagnino così tanto che non possano essere licenziati senza mettere in crisi (causa liquidazione) l’intera struttura. Sembrerebbe quindi che i pubblicitari continuino a guadagnare bene, ma è un’analisi imprecisa e incompleta. Oggi i mega direttori creativi guadagnano in realtà molto meno rispetto a chi deteneva la stessa carica negli anni passati. Facciamo un esempio. Vicky Gitto è uno dei direttori creativi più autorevoli di oggi. Non ho idea di quanto guadagni, ma sono certo che il suo stipendio sia nettamente inferiore a quello dei suoi predecessori. In Young&Rubicam prima di lui sono passati infatti direttori creativi del calibro di Gavino Sanna, Maurizio D’Adda, Gianpietro Vigorelli. Gente che guadagnava molto bene. Si diceva addirittura che Sanna portasse a casa un miliardo delle vecchie lire all’anno e che D’Adda e Vigorelli con i soldi della liquidazione della Y&R ci abbiano aperto la DLV.

E i creativi che si sono messi in proprio?  Quelli che hanno aperto la loro struttura? Non espongo il mio caso, in quanto poco rilevante, ma suppongo che anche un creativo di alto livello come Lorenzo Marini non riesca a raggiungere i guadagni degli anni ’80. Il fatto è che la concorrenza è più spietata di allora e i compensi delle aziende si sono ridotti considerevolmente. Le agenzie e i creativi imprenditori oggi lottano per chiudere in pareggio o, al limite, con un minimo di utile. Non certo per accumulare ricchezze. Un caso significativo potrebbe essere quello di Aldo Biasi. Quando era direttore creativo di Youg&Rubicam si diceva che guadagnasse 500 milioni di lire lordi all’anno. Oggi con la sua struttura ABC penso che se la passi dignitosamente, ma niente di più, altrimenti non avrebbe infilato la sua agenzia dentro uno scantinato (vedi intervista agli NC Awards).

Ma il vero problema arriva quando si va ad analizzare la base della piramide. Fino a dieci anni fa si entrava in agenzia con un contratto dignitoso a tempo indeterminato. Oggi un aspirante che vuole fare questo mestiere può entrarci solo tramite stage, il più delle volte non retribuito (a volte retribuito con Ticket Restaurant). E non è che finito lo stage sia fatta. La maggioranza dei giovani creativi, di stage non retribuiti ne fanno almeno due o tre. C’è chi ha perfino fatto due anni in stage prima di capire che lo prendevano per il culo. Ma qui non stiamo parlando di dignità umana, stiamo parlando di soldi: solo uno sprovveduto non comprenderebbe che per rendersi indipendente economicamente lavorando in pubblicità uno ci può impiegare anche due o tre anni. Anche di più se vuole ammortizzare il costo di un corso di comunicazione. Molto di più se vuole cominciare a guadagnare bene.

Per concludere, secondo mizioblog survey # 3 i pubblicitari guadagnano un 72% in meno di una volta. E voi che ne pensate?

Comments (7)

  1. Mizio Blog

    Mi scrive F.
    Nel 2005/2006 creativi con agenzie in proprio e clienti importanti guadagnavano 350k lordi all’anno. I direttori creativi guadagnavano in media 100/150K all’anno (fonte: agenia delle entrate).

  2. Copywater

    L’ importante è saper ammettere i propri limiti. Se entro 2 anni non ho un contratto da Junior mollo tutto e mi metto a cuocere bistecche in trattoria e allevare Chianine nell’ alta Toscana.

    Le vacche non hanno la prova della segretaria, tendenzialmente non sono isteriche, e non devo pregarle per nessun motivo. 3-0 per le vacche. Palla al centro.

  3. Mizio Blog

    Ti ho già detto in privato cosa penso delle tue possibilità 😉

  4. Grazie Mizio! Questo post mi è molto utile. Rispetterò con rigore i termini che hai indicato tu con la tua saggezza vissuta. Sperando magari di precederli. Non sono una che si da per vinta, al limite vengo a chiedere lavoro a te. 🙂

  5. Anonymous

    Mizio, quanto ti resta netto in tasca a fine anno?

  6. Mizio Blog

    A fine anno in tasca non mi resta niente: spendo tutto in escort.

  7. Ma un sondaggio serio su quanto guadagnano i direttori creativi delle agenzie quando si fa?

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