Agli italiani la gnocca piace di più.

Probabilmente in rete hanno già scritto tutti di questo video. Il motivo per cui ne parlo anch’io è perché ha dato vita a un fenomeno singolare: il numero di visioni in Italia rispetto al resto del mondo.

Riepiloghiamo la vicenda. Il video è stato ideato e realizzato circa un anno fa da JWT New York. Wilkinson e JWT non sono nuovi a video del genere: sempre del brand di rasoi, e della sede parigina di JWT, uno dei migliori virali degli ultimi anni: Fight For Kisses.
Insomma, Wilkinson lancia un anno fa Mow The Lawn. L’accoglienza è buona da parte degli addetti ai lavori. I numeri in rete sono decenti, anche se ben lontani da quelli di Fight For Kisses.

Un paio di settimane fa RMG adatta il jingle di Mow The Lawn e traduce il titolo con Rasa il Pratino. Poi lancia il video in rete, che in Italia comincia a diventare virale: in quindici giorni fa 5 volte le visioni della versione originale in inglese. Fenomeno piuttosto originale, dato che è la prima volta che questo succede.

Rasa il Pratino ha sicuramente polarizzato. Se leggete i commenti su YouTube ci sono molti che lo adorano e molti che dichiarano che sia offensivo per le donne. Io non lo trovo offensivo, anzi, trovavo divertente la versione originale e mi fa sorridere anche questo ottimo adattamento. Ma come spiegare questo incredibile successo di visioni?
L’adattamento ha dato al video qualcosa in più? Noi italiani siamo più sensibili all’argomento? Il video da noi è stato veicolato meglio? Insomma, mi piacerebbe sentire il vostro parere. Intanto potete leggere quello di Davide Boscacci, direttore creativo di RMG/JWT, agenzia che ha curato l’adattamento italiano. Ecco il link alla sua rubrica Lato B su ADVexpress.

P.S.
Per gentile concessione di KTTB ecco un’immagine del 1972. Il film è Ultimo Tango a Parigi e il cespuglione è di Maria Schneider. E’ evidente che i tempi sono cambiati anche per la gnocca.

29775_421489254738_783749738_5341624_3525860_s

Comment (1)

  1. Anonymous

    Me l’ero perso,
    e quello che mi ha fatto ulteriormente ridere è il nome del direttore creativo,
    evidentemente questa campagna era nel suo destino…

    Max

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *